Denominazione di Origine Protetta (DOP)
(Regolamento CE n. 510/2006, ex 2081/92)
Indica un prodotto agricolo o alimentare, le cui qualità o le cui caratteristiche sono determinate essenzialmente o esclusivamente dall’ambiente geografico comprensivo dei fattori naturali e umani e la cui produzione, trasformazione ed elaborazione avvengano nell’area geografica delimitata.
La DOP si applica a produzioni il cui intero ciclo produttivo, dalla produzione della materia prima all’ottenimento del prodotto finito, si svolge ini un’area geografica ben delimitata, e pertanto non riproducibile al di fuori di essa.
Alcune indicazioni geografiche sono state assimilate alle denominazioni di origine allorché le materie prime impiegate nella loro produzione provengono da un’arca geografica più ampia o anche diversa dall’area dove avviene la trasformazione, ma a condizione che sussistano condizioni particolari per la produzione delle materie prime (ad esempio il prosciutto di Parma).
Tale possibilità di assimilazione è stata consentita entro due anni dalla data di entrata in vigore del regolamento CEE n. 2081/92 (e, quindi, fino al 26 luglio 1995) per prodotti già riconosciuti giuridicamente.
Prodotti italiani che hanno ottenuto il riconoscimento comunitario
Delle 150 richieste di riconoscimento che il Governo italiano ha inoltrato a Bruxelles attraverso la procedura semplificata prevista dal reg. 2081/92, i prodotti italiani che sono attualmente riconosciuti sono 98, di cui:
- 22 prodotti a base di carne
- 30 formaggi
- 24 ortofrutticoli e cereali
- 20 oli di oliva
- 1 carni e frattaglie fresche
- 1 prodotti della panetteria.
In campo europeo, sono state registrate complessivamente 478 denominazioni di prodotti agricoli e agroalimentari, di cui 134 formaggi, 95 ortofrutticoli e cereali, 77 carni e frattaglie, 52 oli di oliva, 35 preparazioni a base di carne e prosciutti, 31 acque minerali, 15 prodotti caseari diversi dal burro o altri prodotti di origine animale, 14 birre, 8 prodotti della panetteria, della pasticceria e della biscotteria.
In riferimento a quanto previsto dal Regolamento CEE n. 2081/92 e ai sensi dell’articolo 17, l’Italia ha inviato alla Comunità una lista di 150 prodotti per i quali ha richiesto la registrazione. Complessivamente a livello comunitario sono state presentate 1.400 richieste.
In Italia, le produzioni tipiche con 30 marchi DOC nel comparto dei formaggi coprono circa il 50% dell’intera produzione casearia nazionale. Per i prosciutti, la produzione nazionale è costituita, per oltre il 30%, da prodotti a denominazione di origine controllata, mentre Il comparto vitivinicolo copre il 15% della produzione nazionale con circa 280 denominazioni di origine.
Per i singoli Paesi della Comunità Europea, oltre alle 98 denominazioni italiane, sono state riconosciute 100 denominazioni francesi, 76 greche, 58 tedesche, 61 portoghesi, 37 spagnole, 22 inglesi, 11 austriaci.
Con il Regolamento CE della Commissione n. 1726/98, al fine di migliorare la visibilità dei prodotti presso i consumatori, la U.E. ha adottato un logo comunitario per le DOP realizzato in tutte le lingue e caratterizzato da un sole giallo con la scritta indicante la denominazione.
Il regolamento CEE n. 2082/92 prevede la protezione della seguente etichetta.
I prodotti DOP di Sicilia
Il patrimonio agroalimentare di Sicilia allo stato annovera i seguenti 17 prodotti a denominazione di origine protetta (DOP):
- Arancia di Ribera
- Ciliegia dell’Etna
- Ficodindia dell’Etna
- Ficodindia di San Cono
- Olio extravergine di oliva Monte Etna
- Olio extravergine di oliva Monti Iblei
- Olio extravergine di oliva Val di Mazara
- Olio extravergine di oliva Valdemone
- Olio extravergine di oliva Valle del Belice
- Olio extravergine di oliva Valli Trapanesi
- Oliva Nocellara del Belice
- Pagnotta del Dittaino
- Pecorino Siciliano
- Piacentinu Ennese
- Pistacchio verde di Bronte
- Ragusano
- Vastedda della valle del Belìce